L’Uteam ha festeggiato vent’anni di attività

L’Uteam – l’Università della Terza Età dell’Alto Maceratese – ha celebratoil ventesimo anno di fondazione. La ricorrenza è stata salutata con un incontro molto partecipato, ospitato al castello di Lanciano di Castelraimondo, al quale hanno preso parte oltre 400 persone, fra iscritti ed amici dell’associazione, che hanno assistito, per la prima volta, all’esibizione del coro Uteam, diretto dal maestro Maurizio Maffezzoli. Alla festa per il ventennale, introdotta dal saluto del presidente Adriano Vissani, che ha brevemente ripercorso tutte le tappe fondamentali dell’istituzione, hanno preso parte anche l’arcivescovo di Camerino – San Severino Marche, mons. Francesco Giovanni Brugnaro, che spesso tiene lezione all’Università della Terza Età dell’Alto Maceratese, il sindaco di San Severino, Cesare Martini, ed i sindaci dei Comuni associati fra cui quelli di Cingoli, Filippo Saltamartini, di Castelraimondo, Luigi Bonifazi, di Fiuminata, Vito Rizzo, il consigliere regionale Francesco Comi ed il consigliere provinciale Renzo Marinelli, la dottoressa Carla Marchetti in rappresentanza della Zona Territoriale 10 dell’Asur.

Partita con soli trenta iscritti l’Uteam in questi venti anni è cresciuta e si è fatta conoscere tanto che oggi conta ben 800 iscritti e sedi coordinate a Sarnano, San Ginesio, Monte San Giusto e Treia ma anche Camerino, Castelraimondo, Cingoli, Fiuminata, Serravalle di Chienti e Visso.

“Ma non ci possiamo cullare sui consuntivi fin qui realizzati – ha ricordato il presidente Adriano Vissani, sottolineando – Dobbiamo muoverci, proporre ed agire e preventivare il futuro ed i prossimi anni accademici con serietà e con l’intento di dare agli iscritti iniziative qualificate e qualificanti”. Poi, rivolto agli amministratori presenti, Vissani ha anche lanciato un appello: “L’anziano oggi deve essere considerato, a mio avviso, un dono per la società moderna poiché la terza età saggia è l’elemento determinante per la costruzione delle nuove generazioni. L’Università della Terza Età si propone anche la riscoperta di valori fondamentali e di punti forti quali la famiglia e l’insegnamento della vita. Valori che, purtroppo, sono in declino per l’impoverimento morale e culturale esercitato dalla tv, dalla pubblicità e dalla cultura di massa – ha proseguito Vissani, per poi concludere – Sono sicuro che nel discorso di educazione permanente maturi sempre più la possibilità al dialogo ed alla reciproca comprensione per alleviare il peso degli anni”.

Contenuto inserito il 21/06/2010

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Autore Daniele Pallotta - Ufficio Stampa

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