Raccolta differenziata. Per il sindaco “costi troppo elevati”

“Era meglio quando era peggio, così proprio non va”. Il sindaco di San Severino Marche, Cesare Martini, ripete un vecchio adagio per spiegare che “il servizio di raccolta differenziata porta a porta, lanciato dal Cosmari ed accolto trionfalmente da quasi tutti i Comuni del maceratese, sta creando problemi seri ai bilanci delle amministrazioni locali. Ho scoperto in questi giorni – sottolinea il primo cittadino settempedano – che i dubbi e le stesse perplessità che da tempo personalmente ho, sono gli stessi di tanti altri amministratori. Condivido per questo appieno le rimostranze fatte dall’assessore all’Ambiente del Comune di Civitanova Marche, Sergio Marzetti, il quale chiede di applicare il criterio della quantità per il calcolo delle tariffe. Diversamente – puntualizza il sindaco Martini – non ci sarà amministrazione che non si vedrà costretta ad aumentare la Tarsu. Ed invece dovremmo pensare ad un sistema che vada nella direzione di una riduzione di questa tassa. Più i cittadini partecipano alla raccolta differenziata e più vanno premiati, più le amministrazioni locali partecipano e più andrebbero premiate. Solo così si potranno migliorare le cose. Diversamente, sia i cittadini che le amministrazioni, cercheranno di tornare al passato. Ma questo, è evidente, non è quello che si vuole. A San Severino Marche il servizio di raccolta differenziata ha raggiunto una percentuale prossima al 70%. E’ elevatissima se si tiene conto del fatto che solo in due terzi del territorio si effettua il porta a porta. Il servizio non è arrivato nelle frazioni di campagna che distano oltre trenta di chilometri dal centro storico e che, per essere servite, richiederebbero ulteriori investimenti. La montagna di rifiuti differenziati che raccogliamo però quando finisce al Cosmari viene annullata perché qui i calcoli si fanno non in base al materiale conferito e né tanto meno in base alla percentuale di differenziata raggiunta. Tanto per fornire qualche cifra – spiega ancora il sindaco di San Severino, Martini – posso dire che nel corso dell’ultimo anno la spesa prevista è aumenta di 250mila euro. Uno sproposito. Eppure noi ci siamo migliorati, eccome. Nel 2006 la differenziata era a quota  26,11%, nel 2007 ha raggiunto quota 27,20%, nel 2008 (anno di introduzione del porta a porta) quota  52,73%. Lo scorso anno siamo arrivati al 66% circa. Dal 2006 al 2009 i quantitativi di rifiuti che conferiamo sono in continua diminuzione. Ogni anno riceviamo una targa, un premio, una serie di riconoscimenti per il nostro impegno. Fa piacere, certo, ma il loro valore è solo simbolico. Nei bilanci le medaglie non contano nulla ed i cittadini preferiscono che non si aumenti la Tarsu piuttosto che continuare ad ascoltare parole al vento. Per questo – conclude Martini – è necessario che il prossimo consiglio del Cosmari prenda in mano la situazione e che si stabiliscano, una volta per tutte, regole serie per il calcolo delle tariffe”.

Contenuto inserito il 27/01/2010

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Autore Daniele Pallotta - Ufficio Stampa

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