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Un grande momento di festa per la riapertura del Duomo antico
“Vorrei simbolicamente consegnare a ciascun settempedano le chiavi del Duomo perché ne sia custode per gli anni a venire e perché sappia fare buona promozione di un luogo che affascina veramente tutti”. Con queste parole il sindaco Cesare Martini ha salutato i tantissimi fedeli che hanno preso parte alla cerimonia per la riapertura, dopo oltre un ventennio, dell’antico Duomo di Castello al Monte. Rivolgendo un caloroso abbraccio a monsignor Francesco Giovanni Brugnaro, l’arcivescovo di Camerino – San Severino Marche, che ha presieduto la cerimonia religiosa concelebrata da don Edoardo Menichelli, vescovo di Ancona, e da padre Luigi Rottini, abate presidente della Congregazione di San Bernardo in Italia, oltre che da tutti i sacerdoti dell’intera vicaria, il primo cittadino ha poi ringraziato il Prefetto di Macerata, Vittorio Piscitelli, per la sua presenza, la Regione Marche, che è stata rappresentata dall’architetta Paolo Mazzotti, dirigente del Centro operativo Programmi di Recupero e Beni Culturali, e la Provincia di Macerata, rappresentata dal Presidente del Consiglio, Umberto Marcucci, e dal consigliere provinciale, Pietro Cruciani. Un cordiale saluto è stato poi rivolgo dal sindaco Martini ai colleghi sindaci di Treia, Luigi Santalucia, ed Apiro, Settiminio Novelli, intervenuti in rappresentanza dei Comuni della vecchia diocesi settempedana. Fra i presenti, ricordati nel lungo discorso di ringraziamenti, anche l’onorevole Mario Cavallaro, l’intera Giunta comunale, il presidente del Consiglio cittadino, Francesco Alesiani, il soprintendente Maurizio Landolfi, il presidente del tribunale di Camerino, Sergio Fusaro, il presidente della Comunità montana, Gianluca Chiappa, quello della zona territoriale n. 10 dell’Asur, Pierluigi Gigliucci, l’onorevole Roberto Massi Gentiloni Silverj in rappresentanza della Fondazione Carima, il commendatore Folco Bellabarba presidente provinciale della Confartigianato, il presidente dell’Associazione Attività Produttive, Renzo Leonori, i comandanti dei Vigili Urbani, dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, del Corpo Forestale dello Stato, dei Vigili del Fuoco e della Polizia Stradale.
La cerimonia dell’inaugurazione del Duomo si è aperta con il solenne suono delle settecento canne d’organo, un Catarinozzi del Seicento, restaurate dal maestro organaro Michel Formentelli di Camerino. La musica sacra è stata accompagnata dalle corali di S. Agostino, Santa Maria della Pieve e Stigliano, magistralmente dirette dal maestro Morena Rinaldi accompagnata dal collega Riccardo Lorenzetti. Fra i primi a fare ingresso in chiesa il gonfalone del Comune scortato dai Vigili Urbani ed i figuranti del Palio dei Castelli che al termine della funzione religiosa hanno dato vita anche alla suggestiva benedizione degli stendardi ed all’offerta dei ceri ospitata nella cappella laterale dove sono conservati i resti mortali di San Severino, patrono della Città. E nel Duomo è stata ospitata anche una nutrita delegazione proveniente da Comiziano, gemellata da tempo con San Severino.
Informazioni
Autore | Daniele Pallotta - Ufficio Stampa |