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Una mostra e un laboratorio per salutare i 50 anni dell’Accademia di Belle Arti
Un’esposizione di opere d’arte appena restaurate e un laboratorio aperto al pubblico, dove sarà possibile seguire le fasi dei lavori di recupero di tele e altri preziosi oggetti. La Città di San Severino Marche saluterà così i cinquant’anni dell’Accademia di Belle Arti di Macerata, istituzione universitaria di alta formazione artistica con la quale, da anni, è stato stretto un intenso rapporto di collaborazione per la conservazione, il restauro e la valorizzazione del patrimonio artistico. La Giunta settempedana ha dato il via libera a una mostra che, nel periodo che andrà da luglio a settembre, permetterà di ammirare il ritorno all’antico splendore di ben sette piccoli grandi capolavori, tutti dipinti ad olio su tela, aventi come soggetto venerate figure religiose: Sanctes Sacconi, beato Masseus, il beato Iacopo Procacci, il beato Domenico, il beato Bentivoglio, San Vittorino e la beata Angela.
La mostra, che sarà ospitata in una sala espositiva al piano terra di palazzo Servanzi Confidati, sarà inserita all’interno del programma di iniziative per il mezzo secolo di vita della stessa Accademia al quale stanno da tempo lavorando la direttrice dell’istituzione, la professoressa Rossella Ghezzi, il neoeletto presidente, Gianni Dessì, insieme ai docenti.
In cinquant’anni l’Abamc è cresciuta per numero di iscritti, tanto che oggi è arrivata a superare i milleduecento studenti, ma anche per numero di corsi. Tra tutti particolarmente seguito risulta essere quello di restauro che è diventato quinquennale a ciclo unico abilitante alla professione che, dal 2011, ha visto fondare anche l’Istituto di Restauro delle Marche con il quale la Città di San Severino Marche ha avviato, appunto, un’intensa attività di collaborazione.